venerdì 3 giugno 2016

DINOSAURI

Storia di un laboratorio che è tanti laboratori


Al termine di un anno intenso di laboratori legati al progetto Disegnare il futuro I CARE ci siamo trovati a convogliare tutte le esperienze vissute nella pianificazione e realizzazione del video d’animazione Storie di dinosauri.
La realizzazione di questo lavoro è il frutto dell’impegno sinergico nostro e delle maestre con tutti gli esperti coinvolti nel progetto.
Siamo partiti dallo studio di  testi informativi sui dinosauri che  ci sembravano rappresentativi. Ci siamo immersi nei loro ambienti, immaginando possibili storie. Tra le tante elaborate ne abbiamo visualizzato una per immagini, realizzando uno story board, che poi abbiamo trasformato nel testo collettivo che segue. Il passo successivo è stato realizzare le sagome animate e fondali dipinti che sono poi serviti alla realizzazione del video. Con l’aggiunta delle nostre voci abbiamo ulteriormente arricchito il video che poi il tecnico ha montato, sotto la nostra regia.





clicca qui per il video animato           https://youtu.be/moO1ZMgYb04



Lo storyboard




La storia

STORIE DI DINOSAURI
(Testo collettivo)

“Era un giorno come tutti: gli Pteranodonti pescavano dal cielo tuffandosi nel mare mentre i Mosasauri cacciavano beati.
Nella radura un branco di vegetariani mangiava tranquillo, mente qua e là qualcuno covava le sue uova. L'unico con la pancia vuota era un Oviraptor che, dal suo nascondiglio, scrutava la scena aspettando il momento opportuno per accalappiarsi il suo pranzo. "Questo me lo pappo io!" Pensò alzando le piume e sognando di correre felice verso un ovetto appena deposto. "Glu blu blu Glu" reclamava il suo stomaco affamato. Ma proprio in quel momento la terra cominciò a tremare, riempendo l'aria di polvere e di un terrificante boato. In un battibaleno la radura venne invasa da un branco di terribili Spinosauri che assaltarono i vegetariani al pascolo e li sbranarono tutti. L'Oviraptor si accucciò tra i cespugli e, impietrito, restò ad aspettare sperando che non si accorgessero di lui. Quando finalmente ritornò la calma, uscì dal suo nascondiglio e si accorse che intorno c'erano solo carcasse. "Dov'è il mio uovo? Dov'è il mio uovo?" Starnazzava disperato guardandosi attorno ed esplorando ogni angolo della radura devastata. All'improvviso un sorriso raggrinzì il suo becco: "Eccolo!" A poche zampate da lui brillava il suo pranzo. Si precipitò dal suo uovo, lo afferrò, si guardò intorno e, sorpresa, lì ai suoi piedi, rotolato da chissà dove c'era un altro uovo. "Mmmh" che lauto pranzetto lo aspettava. Raccolse entrambe le uova e custodendole tra gli artigli, svolazzò veloce nella sua tana. Quando fu certo di essere solo apparecchiò, deponendo le uova con cura e si preparò a dare inizio al banchetto. Solo a guardare i due ovetti la sua bocca arsa si riempì di saliva. Affamato, afferrò il primo e lo ruppe: dall'uovo scivolò fuori un cucciolo di Pteranodonte che schizzò via come fosse una saponetta e in un attimo scomparve. Il povero predatore guardò il vuoto deluso, restando a becco aperto e asciutto. Fortuna gliene rimaneva un altro, di uovo. Stava per afferrarlo, quando questo cominciò a schiudersi. Ne uscì un cucciolo di Triceratopo che guardandolo con occhi dolci balbettò: "Mam-ma!" . L'Oviraptor fece un passo indietro: "No, no, no!" starnazzò allontanandosi. Il Triceratopino gli trotterellava intorno "Mam-ma, mam-ma" chiamava e finì per intenerire il cuore di quel primordiale uccellaccio che, rassegnato, se lo caricò sulle spalle e insieme si allontanarono verso il tramonto. "Domani è un altro giorno, piccolo mio" disse l'Oviraptor.
 Quando, BANG! Un meteorite colpì entrambi, estinguendoli.”





I PIEDI del POETA , LA VOCE della POESIA

La poesia corre o cammina, sussurra o urla, sta dritta in piedi o a gambe all'aria.
E così noi quando la recitiamo a voce alta, cerchiamo nel nostro corpo o nella nostra voce le parole precise, l'andare a capo, le virgole, i punti, le pause del respiro del poeta.
In questo modo abbiamo attraversato le poesie studiate quest'anno sperimentandone il ritmo, il volume, l'intonazione per renderle vive con la nostra voce.
In questo video :

"La pioggia nel pineto"   di G. D'ANNUNZIO
"Ode alla cipolla" di  W. SZYMBORSKA
"Il lampo, Il tuono, Il temporale" di G. PASCOLI



clicca qui per vedere il video: https://youtu.be/lPmNl7pCRhY