DINOSAURI
Storia di un laboratorio che è tanti
laboratori
Al termine di un anno intenso di laboratori legati al
progetto Disegnare il futuro I CARE ci siamo trovati a convogliare tutte le
esperienze vissute nella pianificazione e realizzazione del video d’animazione
Storie di dinosauri.
La realizzazione di questo lavoro è il frutto dell’impegno
sinergico nostro e delle maestre con tutti gli esperti coinvolti nel progetto.
Siamo partiti dallo studio di testi informativi sui dinosauri che ci sembravano rappresentativi. Ci siamo
immersi nei loro ambienti, immaginando possibili storie. Tra le tante elaborate
ne abbiamo visualizzato una per immagini, realizzando uno story board, che poi
abbiamo trasformato nel testo collettivo che segue. Il passo successivo è stato
realizzare le sagome animate e fondali dipinti che sono poi serviti alla
realizzazione del video. Con l’aggiunta delle nostre voci abbiamo ulteriormente
arricchito il video che poi il tecnico ha montato, sotto la nostra regia.
clicca qui per il video animato https://youtu.be/moO1ZMgYb04
Lo storyboard
La storia
STORIE DI
DINOSAURI
(Testo
collettivo)
“Era un giorno
come tutti: gli Pteranodonti pescavano dal cielo tuffandosi nel mare mentre i
Mosasauri cacciavano beati.
Nella radura
un branco di vegetariani mangiava tranquillo, mente qua e là qualcuno covava le
sue uova. L'unico con la pancia vuota era un Oviraptor che, dal suo
nascondiglio, scrutava la scena aspettando il momento opportuno per
accalappiarsi il suo pranzo. "Questo me lo pappo io!" Pensò alzando
le piume e sognando di correre felice verso un ovetto appena deposto. "Glu
blu blu Glu" reclamava il suo stomaco affamato. Ma proprio in quel momento
la terra cominciò a tremare, riempendo l'aria di polvere e di un terrificante
boato. In un battibaleno la radura venne invasa da un branco di terribili
Spinosauri che assaltarono i vegetariani al pascolo e li sbranarono tutti. L'Oviraptor
si accucciò tra i cespugli e, impietrito, restò ad aspettare sperando che non
si accorgessero di lui. Quando finalmente ritornò la calma, uscì dal suo
nascondiglio e si accorse che intorno c'erano solo carcasse. "Dov'è il mio
uovo? Dov'è il mio uovo?" Starnazzava disperato guardandosi attorno ed
esplorando ogni angolo della radura devastata. All'improvviso un sorriso
raggrinzì il suo becco: "Eccolo!" A poche zampate da lui brillava il
suo pranzo. Si precipitò dal suo uovo, lo afferrò, si guardò intorno e,
sorpresa, lì ai suoi piedi, rotolato da chissà dove c'era un altro uovo.
"Mmmh" che lauto pranzetto lo aspettava. Raccolse entrambe le uova e
custodendole tra gli artigli, svolazzò veloce nella sua tana. Quando fu certo
di essere solo apparecchiò, deponendo le uova con cura e si preparò a dare
inizio al banchetto. Solo a guardare i due ovetti la sua bocca arsa si riempì
di saliva. Affamato, afferrò il primo e lo ruppe: dall'uovo scivolò fuori un cucciolo
di Pteranodonte che schizzò via come fosse una saponetta e in un attimo
scomparve. Il povero predatore guardò il vuoto deluso, restando a becco aperto
e asciutto. Fortuna gliene rimaneva un altro, di uovo. Stava per afferrarlo,
quando questo cominciò a schiudersi. Ne uscì un cucciolo di Triceratopo che
guardandolo con occhi dolci balbettò: "Mam-ma!" . L'Oviraptor fece un
passo indietro: "No, no, no!" starnazzò allontanandosi. Il
Triceratopino gli trotterellava intorno "Mam-ma, mam-ma" chiamava e
finì per intenerire il cuore di quel primordiale uccellaccio che, rassegnato,
se lo caricò sulle spalle e insieme si allontanarono verso il tramonto. "Domani
è un altro giorno, piccolo mio" disse l'Oviraptor.
Quando, BANG!
Un meteorite colpì entrambi, estinguendoli.”